Parco di Montioni
LOCALITA VISITATE:
Terme della Baciocca (GR), Cave di Allume (GR).
A questo tour hanno preso parte con me altre due ragazze: la guida del sito ” La Pennuta escursionismo” e Rachele un’appassionata di bici con poca esperienza del fuoristrada.
Il parco interprovinciale di Montioni è un’area boschiva protetta di circa 7000 ettari, che si estende tra i bacini dei fiumi Pecora e Cornia ed insiste all’interno dei territori delle provincie di Grosseto e Livorno, toccando i comuni di Follonica, Massa Marittima, Suvereto, Piombino e Campiglia Marittima. Il carbone ricavato dalla legna del parco è stato un’importante fonte energetica per gli altiforni di Follonica.
Nella zona di Montioni, alla fine del XV° sec. venne scoperto l’allume, le cui cave, dopo un lungo periodo di inattività, vennero riaperte dalla principessa di Piombino nei primi decenni del XIX secolo.
I percorsi sono stati tracciati su strade forestali demaniali, mulattiere, cesse tagliafuoco e sentieri; quest’ultimi, nel caso in cui sono poco battuti, sono infrascati e di larghezza ridotta, oppure dissestati dal passaggio della fauna del parco.
Abbiamo deciso di iniziare il tour dalla località Montioni, dal ristorante “La Foresta”, dove abbiamo lasciato la macchina in un bel piazzale ombreggiato, vicino a una fontanella d’acqua.
Poco dopo la partenza, ci siamo imbattute nelle Terme della Baciocca, un complesso termale, costruito nel 1809 per volontà di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella dell’imperatore Napoleone.
Più avanti abbiamo imboccato un sentiero che ci ha portate alle cave di allume del villaggio minerario denominato Montioni nuovo.
Salendo poi per un sentiero un po’ sassoso, abbiamo ammirato maestose sughere e boschi di corbezzoli.
Il percorso originariamente tracciato era un anello di 34 km che però non abbiamo mantenuto; il primo pezzo, un piccolo anello, lo faremo al ritorno.
Successivamente, abbiamo imboccato un bel single track non eccessivamente lungo; ci siamo trovate immerse tra gli arbusti della rigogliosa vegetazione mediterranea.
Dopo il sentiero, abbiamo affrontato delle belle discese impegnative, la ragazza che va in bici da poco non se l’è sentita ed è scesa di sella.
Siamo arrivate a valle percorrendo una strada ampia che costeggia il fosso di Riotorto, da cui prende il nome l’omonimo paese.
Giunte nel paese, ci siamo rifocillate; Rachele ha deciso di proseguire in pianura verso Follonica, mentre Erika e la guida escursionistica hanno continuato, deviando però dalla traccia originale).
Dopo la sosta ristoro abbiamo imboccato una mulattiera, con alle spalle lo spettacolare golfo di Follonica, in direzione Sassicaia e Poggio Vacca; Passando per single tracks e cesse siamo salite a 207 metri di altitudine; Qui, avendo sempre sullo sfondo il mare, abbiamo ammirato il meraviglioso panorama sui boschi circostanti.
La foratura della mia bici ha rallentato la marcia, ma rigonfiando due volte il copertone siamo riuscite a ripartire.
Giunte al bivio percorso all’andata, abbiamo imboccato una strada bianca ampia e scorrevole che ci ha portate fino alla piazzetta dove era in sosta la nostra autovettura. Qui una sorpresa inconsueta: un gigantesco cinghiale femmina stazionava davanti alla nostra auto, scodinzolando come un cane in cerca di cibo. Dopo il timore iniziale, l’abbiamo sfamato con un avanzo di panino. Ho saputo da un amico che l’animale vive nel parcheggio da anni, e per coloro che là si fermano è frequente incontrarlo.
By | Erika |
Livelli di difficoltà Bici da Strada | O O O O O |
Livelli di difficoltà MTB | O O O O O |
Bicicletta Consigliata | MTB, E-MTB |
Km | 26 |
Dislivello + | 490 |
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